Finiti i tempi delle lampadine alogene siamo ormai abituati a comprare quelle a led, ma siamo davvero capaci di scegliere quella più adatta alle nostre esigenze?
La Tmc Trading S.r.l. a Cisterna di Latina, con i suoi oltre 65 mila articoli in magazzino, è in grado di fornire diverse soluzioni per illuminare la tua abitazione, ma il primo passo è quello di sapere valutare la luminosità della lampadina.
Per le lampadine alogene consideravano solo i watt oggi per le lampade a led occorre valutare i lumen. Le confezioni delle lampade a led riportano entrambi i parametri è utile quindi saperli confrontare: per esempio ai 40 Watt di un’incandescenza corrisponde un’emissione di 470 lumen; per ottenere la stessa quantità di luce sono sufficienti i 5 Watt della lampadina led, che dunque garantisce un risparmio energetico quasi del 90%. La tecnologia led garantisce inoltre lunga durata, assenza di mercurio, accensione immediata.
Altro elemento chiave è la forma e la dimensione del bulbo, a parità di quantità di luce emessa, infatti, due lampadine potrebbero avere dimensioni differenti, per cui è necessario valutare l’ingombro massimo per verificare che sia possibile installarla nella lampada o nel lampadario presente nella nostra abitazione. L’attacco è pure importante: l’E27 a vite grande e l’E14 di misure ridotte sono i più diffusi. Le lampadine con attacchi speciali (bispina G9, G4, GY6.35), lineari (R7s), via via diventano più potenti e miniaturizzate e quindi rappresentano sempre più una valida alternativa alle alogene ancora in commercio, con un notevole vantaggio in termini di risparmio di energia.
La tonalità di luce o ‘temperatura colore’, espressa in gradi Kelvin, varia dal bianco caldo al bianco freddo, ovvero da 2.700 K (luce calda delle vecchie lampadine a incandescenza) a 6.500 K (luce fredda, simile alla luce del sole, favorisce la concentrazione).
L’indice di resa cromatica CRI è importante soprattutto per le luci da lavoro perché a percentuali alte (da un Ra80 al Ra90 ottimo) migliora il comfort visivo e affatica meno la vista. Si valuta quando la percezione del colore è essenziale, ad esempio per illuminare tessuti, alimentari, lavori di grafica.